LA SFINGE
META' UOMO E
META' LEONE, LA STATUA CHE STA' DI GUARDIA ALLE PIRAMIDI DI GIZA E'
STATA A LUNGO MOTIVO DI MERAVIGLIA.
ORA LA SCIENZA
CERCA DI SPAZZAR VIA GLI STEREOTIPI ED I PREGIUDIZI CHE L' ACCOMPAGNANO
DA SEMPRE.
La Sfinge
Ogni mattina, da
millenni, vede sorgere il sole davanti a s�.
E' la Sfinge di Giza, la pi� imponente
statua in pietra mai costruita al mondo. Avvolta da un alone enigmatico,
essa � il simbolo dell' Egitto, ma anche del mistero stesso.
Secondo la teoria pi� consolidata, la Sfinge fu costruita attorno al
2500 a.C. dal faraone Chefren. Perci�, quando nel 1991 si � dimostrato,
con una serie di prove geologiche, che essa fu costruita almeno 6000
anni prima di Cristo - e quindi 3000 anni prima che avesse inizio la
civilt� Egizia - il mondo piuttosto conservatore dell' egittologia fu
scosso da un' ondata di incredulit�. Per la verit�, era opinione comune
fra gli egittologi del XVIII secolo che la Sfinge fosse pi� antica delle
piramidi.
Ma nel novecento si �
imposta una teoria diversa, e cio� che fosse stata costruita tra il 2520
e il 2494 a.C., durante il regno di Chefren: opinione accettata
unanimamente (e abbastanza passivamente) dagli egittologi. Ci sono
voluti 15 anni di sforzi continui da parte di un uomo, solo contro
tutti, per cominciare a cambiare il modo di pensare: quest' uomo � lo
statunitense John Anthony west, scrittore ed egittologo autodidatta.
La ragione che ha spinto gli
egittologi a credere che la Sfinge sia stata costruita da Chefren sta
nel fatto che il suo viso assomiglia a quello del faraone, immortalato
in una statua che � conservata nel Museo Egizio del Cairo. Usando metodi
piuttosto insoliti, West evidenzi� grosse lacune nell' accostamento tra
Sfinge e faraone e sulla loro pretesa rassomiglianza. Si avvalse dell'
aiuto del tenente Frank Domingo del Dipartimento di Polizia Giudiziaria
di New York, che aveva accumulato una grande esperienza ricostruendo per
il tribunale visi sfigurati e mutilati. Domingo mise a confronto i due
volti e, dopo aver realizzato disegni dettagliati di entrambi, concluse
che le due statue raffiguravano individui diversi: "Se in futuro si
troveranno prove irrefutabili che la Sfinge rappresenta Chefren, vorr�
dire che chi ha ritratto il faraone era un incapace".
La comparazione tra i lineamenti di Chefren e quelli della Sfinge
Molti egittologi non
presero nemmeno in considerazione il lavoro di Domingo. James Romano,
del Brooklyn Museum di New York, disse che l' arte egizia non era
fotografia, ma realt� idealizzata": l' analisi di Domingo, insomma, non
aveva alcun valore. West tent� allora un' altra strada: Si prefisse di
dimostrare che l 'erosione della Sfinge non era dovuta al vento del
deserto ma alla pioggia. L' ultima grande pioggia si era avuta dopo l'
ultima era glaciale, cominciata circa 12000 anni fa.
West aveva un solo modo di provare la teoria dell' erosione: chiedere la
collaborazione di geologi di consolidata fama accademica.
Dopo una lunga ricerca,
trov� finalmente in Robert Schoch, dell' Universit� di Boston, uno
studioso di ampie vedute disposto ad ascoltarlo. L' esame compiuto da
Schoch conferm� che il corpo della Sfinge e le pareti della grande fossa
in cui essa si trova mostravano i segni tipici di erosione da acqua. Non
solo: scopr� che il monumento ed il complesso di templi che sorge nelle
vicinanze erano scolpiti nella stessa pietra.
Si presentava dunque
un' anomalia piuttosto strana:La Sfinge ed i muri che la circondavano
erano stati erosi cos� vistosamente da mostrare nella pietra solchi
profondi un metro. Ma identici strati di roccia vicini eranoa appena
stati alterati. Ci� significava che la Sfinge era stata scolpita in
varie fasi: le pietre squadrate e scolpite per prime erano state esposte
all'erosione della pioggia, le ultime a quella del vento. Allo scopo di
dare maggior peso alla sua teoria, West volle scoprire quando era stata
scolpita la pietra attorno alla Sfinge. In questo modo avrebbe scoperto
anche quando era stata costruita. Coinvolse nella ricerca Thomas Dobecki,
un sismologo di Houston. Analizzando l' erosione dell' acqua sul terreno
attorno alla Sfinge, Dobecki pot� calcolare quando fu scolpita la
roccia. il criterio era questo: quanto pi� in profondit� aveva agito l'
erosione dell' acqua, tanto pi� a lungo la pietra in superficie era
stata esposta alla pioggia.
Gli esperimenti di
Dobecki e le osservazione di Schoch dimostrarono che il corpo della
Sfinge era stato scolpito in fasi distinte, e che la parte anteriore del
monumento, profondamente erosa, era pi� antica di crica 3000 anni
rispetto alla parte posteriore. La conclusione di Schoch fu che Chefren,
avendo trovato la Sfinge non ancora terminata, la complet� e restaur�
insieme con i templi intorno, facendo sistemare lastroni di granito
sopra il calcare. Tenendo conto dell' antichissima origine della Sfinge,
bisogna presumere che si siano succedute diverse operazioni di restauro.
In proporzione, la testa � pi� piccola del corpo e questo lascia pensare
che Chefren abbia ordinato di rimodellarla nello stile dell' epoca. Ma
le ricerche di Dobecki rivelarono un' altro segreto: 5 metri sotto le
zampe anteriori della Sfinge si aprivano diversi tunnel inesplorati ed
un' ampia sala rettangolare. Secondo Dobecki quella sala era opera dell'
uomo.
A questo si aggiunse un
tocco di meraviglia quando ci si ricord� di una profezia di Edgar Cayce,
il celebre "profeta dormiente" americano. Cayce era andato in trance il
29 ottobre del 1935 ed aveva esplorato con i suoi poteri di sensitivo le
epoche precedenti all' antico Egitto. Egli disse che i sopravvissuti di
Atlantide erano emigrati in Egitto 10500 anni prima di Cristo ed avevano
costruito la Sfinge e la Grande Piramide nel primo secolo del loro
arrivo. E non basta: Cayce predisse che, prima della fine del XX secolo,
"una sala antica contenente documenti storici sarebbe stata scoperta l�
dove la linea dell' ombra e della luce cade tra le zampe della Sfinge".
all' interno della sala ci sarebbe stata una biblioteca ricca di testi
su Atlantide. Prudentemente, data anche la sua illustre reputazione
accademica, Schoch ha concluso che la Sfinge fu costruita non pi� di
8500 anni fa e non ha voluto addentrarsi in argomenti che esulassero
dalla sua competenza di geologo. West invece � meno cauto. Secondo lui
la Sfinge ha almeno 12000 anni.
Comunque sia la scienza � orientata a fissare la data di costruzione
della Sfinge in epoca assai pi� antica di quella comunemente accettata.
E finora gli egittologi non sono stati capaci di opporre solidi
argomenti. Resta da rispondere al' interrogativo pi� importante: chi ha
voluto e costruito la Sfinge? Un numero crescente di ricercatori,
compresi alcuni scrittori di successo come Graham Hancock, Robert Bauval
e Colin Wilson, crede che il fatto di situare pi� indietro nel tempo la
data di costruzione della Sfinge sia gi� la prova che essa dovette
essere stata realizzata da una civilt� scomparsa. Addirittura Atlantide.
Nel 1993 West avanz� l'
ipotesi che proprio questa fosse la soluzione. Lo si desume dalla
risposta rabbiosa avuta da Zahi Awass, direttore generale della Piana di
Giza, che cacci� letteralmente West edi suoi collaboratori vietando ogni
ulteriore ricerca. Da allora, per� c' � stato uno strano cambio di
atteggiamento da parte delle autorit� egiziane. Nell' aprile 1996, per
esempio, il miliardario americano Joseph Schor ha avuto il permesso di
continuare le ricerche sulla Sfinge. Schor � in stretto raporto con l'
Associazione per le Ricerche ed il Progresso Morale, una grossa
organizzazione che si propone di diffondere gli insegnamenti del profeta
Edgar Cayce. Nello stesso tempo, Schor ed Hawass hanno annunciato che
sotto la Sfinge ci sono tunnel segreti e stanze, che presto saranno
aperti e mostrati in diretta televisiva in tutto il mondo.
Secondo
l'architetto francese Jean Pierre Houdin la Grande Piramide fu costruita
dall'interno utilizzando un tunnel inclinato a forma di spirale. Questa
galleria interna partiva dalla base innalzata con la maggior parte dei
blocchi, trascinati sopra una rampa esterna.
Dopo la costruzione della base venne costruito il tunnel inclinato che
prosegu� fino alla cima della piramide, riutilizzando i blocchi
adoperati per la rampa iniziale.
Il tunnel al termine della costruzione venne chiuso e di conseguenza
nascosto alla vista, ma � ancora al suo posto: dentro la costruzione.
Sotto l'aspetto ingegneristico la "Camera
del Re" ha avuto un ruolo centrale e intorno ad essa ruota tutto il
monumento.
Secondo Houdin ci sarebbero stati due progetti, la camera sepolcrale e
il rivestimento.
Nella prima fase si costru� la piramide fino alla base della "Camera del
Re" posta a quota 43 metri, portando i blocchi con una rampa esterna e
progettando due camere temporanee, destinate ad accogliere Cheope in
caso di morte prematura: la camera sotterranea, durante i primi dieci
anni e la camera della regina, attiva nei sette successivi. Entrambe
rimaste inutilizzate.
Nel salire per il raggiungimento dei 146 metri la rampa acquist� una
pendenza eccessiva. Per questo venne edificata prima la definitiva
"Camera del Re" a 76 metri, portando i blocchi necessari con una
carrucola azionata da un sistema di contrappesi; mantenendola aperta su
un lato per usarla come base d'appoggio per elevare i blocchi pi� in
alto e raggiungere facilmente i 140 metri su tre lati.
Lo stesso "pyramidion" fu costruito con carrucole a contrappesi
sostenute da impalcature in mattoni crudi. Edificata in soli trent'anni
di lavori.
Vi sarebbero prove a sostegno di tale teoria.
A 90 metri di altezza � stato trovato un vano gi� peraltro visitato nel
1845, dalla data dipinta in nero su un blocco, ma senza capirne la
funzione.
I blocchi all'interno della galleria interna necessitano di aree aperte
ai quattro angoli per far girare i blocchi di 90 gradi, sopra tronchi di
legna. Era uno spiazzo a forma di "L" chiuso dopo il completamento dei
lavori. Secondo l'architetto l'ubicazione della camera di scambio si
troverebbe proprio nell'intersezione di due tratti della rampa interna
dove i blocchi venivano ruotati prima di salire lungo il successivo
lato.
Una volta che i blocchi di calcare bianco furono posti in sito, l'ultimo
lavoro fu quello di riempire gli spazi aperti adoperati per la rotazione
dei blocchi, murare tutto con malta, iniziando dall'alto verso il basso.
Curiosamente Erodoto scrisse che le "parti pi� alte furono finite prima,
poi furono completate le parti adiacenti e infine quelle situate negli
strati pi� basse, quelle vicine al suolo".
Inoltre alcune pietre che sostengono il soffitto delle camere a forma di
"L" sono state tagliate ad arco ed uno dei blocchi forma il soffitto.
Particolari che indicano un progetto ben definito; la stanza � stata
progettata e costruita, non � opera del caso o dell'asportazione di
alcune pietre.
Una seconda prova dell'esistenza di una rampa interna proviene dal
risultato del sondaggio microgravimetrico eseguito nel 1980 da un team
francese, che ha registrato variazioni di densit� corrispondenti a un
tunnel interno a forma di spirale.
Osservando la piramide dall'esterno si possono notare striature pi�
chiare sulle pietre che salgono verso la cima con la stessa pendenza che
avrebbe la rampa interna.
Tutto questo lo studioso francese lo avrebbe dedotto lavorando per sei
anni solo a tavolino grazie al programma informatico elaborato da
Dassault Syst�me, in un susseguirsi di calcoli e disegni geometrici,
nonch� una ricostruzione in 3D del monumento.
Interessante quanto ha affermato il dottor Zahi Hawass, egittologo
Direttore del Supremo Consiglio delle Antichit� in Egitto, nella
prefazione al libro dell'architetto francese "I segreti della
costruzione della Grande Piramide", mostrandosi convinto della validit�
del metodo impiegato e del fondamento dei risultati raggiunti: "� la
dimostrazione che oggi si pu� fare ricerca senza intraprendere scavi
invasivi verso l'habitat archeologico. Solo infatti negli ultimi due
anni Houdin ha verificato la sue teorie sul terreno. Gli egizi avevano
formidabili conoscenze di geometria, matematica, geologia e dunque solo
un architetto pu� illuminarci sulle tecniche impiegate."
Sembra che la teoria, senza dubbio molto intrigante e possibilista,
metta fine, se confermata, al quesito pi� controverso della storia e
stabilisca una volta per tutte chi sono state gli artefici di tale
meraviglia, nonch�, indirettamente, confermi o meno le capacit�
cognitive e costruttive degli antichi egizi.
Per fornire una risposta certa sarebbe sufficiente uno studio
all'infrarosso; il calore emesso dalle pareti varierebbe rispetto al
punto in cui si troverebbe il tunnel interno. Come del resto basterebbe
rimuovere un blocco della camera che si trova a 90 metri per accertarsi
dell'esistenza della galleria interna.
Ovvio che per entrambi i casi occorre l'autorizzazione delle autorit�
egiziane. Vorranno fornire la risposta finale all'eterno quesito, o
temono che anche tale teoria non fornisca tutte le risposte e restino in
piedi molte delle speculazioni stilate sul monumento e sul popolo
egizio?
Le conclusioni di Houdin stanno gi� sollevando polveroni.
La piramide non sarebbe orientata con la costellazione d'Orione, n� come
questa si presentava nel 2550 a.C., che l'architetto francese considera
come il reale momento della costruzione, n� come Orione era disposto nel
10.500 a.C., tacciando i ricercatori che lo hanno asserito, quali
"ufologi millenaristi privi di credibilit� scientifica".
Di contro, i lati della costruzione sono per� effettivamente orientati
secondo i quattro punti cardinali; orientata con una precisione
stupefacente: lo scarto � di soli 3' 6".
Di conseguenza, reale � il suo posizionamento al centro esatto della
massa terrestre, all'incrocio tra il meridiano e il parallelo
principali, a 1/3 della distanza fra Equatore e Polo Nord, rappresenta
lo "zero" naturale di Longitudine. Allineata con l'asse di rotazione
terrestre. Il meridiano che passa per il vertice taglia la Terra in due
parti quasi uguali, manca infatti di soli 5 km il Polo.
Data la sua pendenza e la misura della "Camera del Re" � certa la
conoscenza e l'uso del "pi greco" come della sezione aurea.
Le quattro pareti sono leggermente curve e la loro curvatura corrisponde
a quella terrestre. Le ombre proiettate dalla piramide marcano con
esattezza matematica le date degli equinozi di primavera e autunno, i
solstizi d'inverno e d'estate.
Quante cose descritte e dedotte da "ufologi millenaristi privi di
credibilit� scientifica" allora sono vere?
Nonostante che la teoria di Houdin possa eliminare per sempre il velo di
mistero che circonda il monumento e ci tolga la possibilit� di
fantasticare riguardo a popoli antichi con notevoli nozioni
tecnologiche, a visitatori di altri mondi, a una civilizzazione,
scomparsa fra i flutti dell'oceano in seguito a un disastroso
cataclisma, che a suo tempo ebbe la possibilit� di colonizzare il mondo
e quindi anche la terra del Nilo.
A questo punto si rende necessario fornire una risposta conclusiva.
La pagina di storia che va in ogni modo riscritta, o corretta, �
importante per noi tutti e non solo per il popolo egizio.
Sembra per� che qualcuno gi� da adesso non sia del tutto convinto della
bont� dell'ipotesi.
Houdin ha ripreso una precedente considerazione elaborata dallo studioso
tedesco Borchardt secondo cui la Grande Galleria era stata usata per
trasportare i blocchi utilizzando una struttura di travi di legno.
Anche l'architetto francese � convinto di questo uso per posizionare i
blocchi di granito sopra la "Camera del Re" usando un sistema di
contrappesi.
Ed ecco la critica: "Se la Grande Galleria veniva usata per trasportare
i blocchi, come sono stati trasportati quelli intorno? Il sistema
avrebbe permesso il trasporto solo di quelli in asse con la galleria e
solo alla sua quota pi� alta? Come sono stati posizionati i blocchi in
alto, una volta chiusa la galleria?"
Inoltre: "Se la rampa era interna, a causa dello spazio ristretto doveva
essere pi� stretta. Dovendo mantenere il tiro rettilineo non vi sarebbe
stato abbastanza spazio per girare. Anche ammettendo che i blocchi di
copertura della "Camera del Re" fossero stati trasportati fino alla
parte pi� alta tramite un sistema di contrappesi, avrebbero comunque
essere trasportati pi� in alto per posizionarli sopra la camera e tra la
fine della grande galleria e la "Camera del Re" non c'� abbastanza
spazio per una rampa. Impensabile possano essere stati sollevati dal
basso."
Le risposte a tali quesiti agli addetti ai lavori, fra i quali si
annoverano, oltre a scrittori e agli "ufologi" di Houdin, � bene
ricordarlo, archeologi, egittologi, geologi, fisici, astronomi,
ingegneri, architetti, matematici, ricercatori. Comunque vi sono altri
quesiti a cui tale teoria deve rispondere esaurientemente.
Riguardo ai vuoti, tali anomalie sono state da tempo evidenziate e mai
prese sul serio. Vi sono camere sotterranee in tutta la piana di Giza.
Ufficialmente questi sotterranei vengono attribuiti all'epoca dei
faraoni, ma l'evidente diversit� nella costruzione, che risulta pi�
austera di quella egizia, lascia sconcertati gli archeologi.
Il sismografo ha scoperto un'ampia camera rettangolare, di 12x15 metri,
fra le zampe della Sfinge, 5 metri sotto la superficie del basamento.
Nel 1993 venne rilevata a 5 metri di profondit� una camera di 10x12
metri, di forma rettangolare.
Una squadra di ricercatori, fisici e ingegneri franco-giapponesi,
guidata da Sakuji Yoshimura, dell'Universit� di Washeda di Tokyo,
servendosi di computer modernissimi e utilizzando emissioni di onde
radio, individu�, all'esterno della Grande Piramide, sotto la Sfinge,
una cavit� immensa e un passaggio sotterraneo che la congiungeva al
monumento del faraone.
Furono individuati anche altri vani nei pressi della "Camera della
Regina". Una galleria posizionata ad occidente di questa.
Collegamenti con sotterranei sconosciuti furono scoperti nella piramide
stessa, in prossimit� delle cosiddette "camere di decompressione"
situate sotto la "Tomba del Re".
Notando che le fessure corrono in direzione est-ovest, si ritiene
possibile l'esistenza di un'altra cavit� che dovrebbe estendersi ad
oriente della tomba.
Dietro al corridoio che porta alla Camera della Regina, sono state
rilevate molte cavit� delle quali non si sono potute verificare le reali
dimensioni. Vi � solo la sicurezza che in quel punto si trova un vano
molto profondo, colmo di sabbia e di oggetti non identificati. Di questa
sabbia sono stati prelevati dei campioni attraverso trapanazioni
accuratamente mirate. Le analisi hanno dimostrato senza possibilit� di
contestazioni, l'alto contenuto di metalli pesanti e che risale ad un
epoca precedente a quella delle glaciazioni.
Sabbia di questo tipo non � presente nelle immediate vicinanze della
piramide, ma la si � ritrovata a sei chilometri pi� a Sud e nel Sinai.
Alcuni dei vani, scoperti nella zona, sono cos� grandi che non � stato
possibile accertarne le misure dal momento che la profondit� del
pavimento � rimasta ignota.
Sono i vuoti corrispondenti alla rampa interna, o altro?
Riguardo alla costruzione, alla fine della galleria � presente
un'anticamera provvista di un sistema di saracinesche, di cui oggi
rimane solo la prima porzione detta "Foglia di Granito", formata da due
parti, che rappresenta un'anomalia in quanto non sembra progettata per
scendere sul pavimento, rimanendo nella sua posizione ad altezza di
torace. Tale struttura contiene nella parte superiore un inspiegabile
sigillo; le due lastre di granito potrebbero contenere qualcosa e pare
strano che nessuno abbia mai tentato di separarle e aprirle.
Il sarcofago � ricavato in un unico blocco che riporta sulle pareti
esterne tracce della sega diamantata servita per il taglio. Non si
conosce come sia stato possibile svuotarlo.
L'archeologo Flinders Petrie trov� dei geroglifici incisi sulla diorite
larghi 0,16 mm. con tratti paralleli. Un lavoro eseguito con una punta
pi� dura del quarzo.
Curiosamente, se intendiamo tracciare un cerchio intorno al triangolo
formato dalla piramide, dobbiamo far centro nel punto in cui � ubicata
la "Camera del Re".
La camera, alta 5,81 metri (met� della diagonale del pavimento di 11,62
metri), lunga 5,20 e larga 10,46, fornisce le misure esatte dei due
triangoli fondamentali del teorema di Pitagora. Contiene quindi il
valore della "sezione aurea" considerata il fuoco della vita, la chiave
della fisica del cosmo.
I due condotti della "Camera del Re" sboccano all'esterno e puntano
sulla stella Al Nitak di Z Orionis e Thuban Draconis; quelli della
"Camera della Regina", chiusi da porte con maniglie, guardano verso
Sirio e Kochab dell'Orsa Minore.
Coincidenze, o allineamenti progettati?
Nel condotto Sud � stata rinvenuta, a 65 metri, una porta con maniglie,
oltre questa una seconda porta.
Nel condotto Nord � stato ritrovato del legno, una pallina e del rame.
Questo percorso dopo 19 metri svolta a sinistra per altri 4 metri
evitando la galleria principale. Si ferma ad una terza porta, anch'essa
provvista di maniglie, uguale a quella del condotto sud.
I condotti sono stati scoperti nel 1872. Perch� gli egizi li hanno
chiusi da porte con "maniglie"?
Lo studioso Wyanman Dixon accortosi di una screpolatura nella parete
meridionale della camera inser� un filo di ferro all'interno e chiese di
aprire un buco adoperando un martello. Ritrov� al loro interno un
rampino di rame di 5 centimetri, una pallina di ferro grigio verde
(attualmente al British Museum) e un pezzo rotto di un asta di legno.
Ogni sezione dell'asta misura 2,7 metri ed � fissata con un manicotto
rotondo.
Nel muro ovest del condotto, nel blocco 9, un piccolo oggetto
rettangolare di materiale sconosciuto � provvisto di due fori prodotti
da un traforo. La cosa si collega al rampino di rame in quanto questo
possiede due ribattini di cui non conosciamo lo scopo. Lo spazio fra i
ribattini coincide esattamente con lo spazio fra i fori dell'oggetto
rettangolare ancora nel condotto. Sembra fosse originariamente attaccato
all'asta di ferro i cui resti sono ancora presenti.
Per l'egittologia ufficiale gli Egizi non conoscevano il ferro.
Nel 1993 la videocamera dell'Upuaut 2, che non super� la brusca curva a
ovest, per un'ostruzione sul pavimento, mostr� il tratto dietro la
curva.
Quello che giace davanti rimane un mistero. Si vede la fine dell'asta
conficcata nel muro e alla sua estremit� una struttura rettangolare non
ben definita, data la lontananza e la bassa risoluzione della
videocamera che non ha permesso di percepire i dettagli in modo chiaro.
Il condotto curva poi verso ovest per evitare di impattare con la Grande
Galleria. Per qualcuno compie una svolta a U per sfociare nella "Camera
del Re".
In un angolo della "Camera del Re" c'� uno scavo sul pavimento
attribuita al califfo Al-Ma'mun (820 d.C.) e un pezzo di granito rimosso
durante le operazioni di scavo. Il buco � ora ricoperto da una grata
accanto all'angolo nord-ovest, l'esatta posizione per un eventuale
collegamento con il condotto settentrionale.
Cosa spinse Al-Ma'mun a scavare in quel punto della "Camera del Re"?
Pensava che li ci fosse nascosto qualcosa? Perch� scavare in quei punti
e non in altri?
Sopra la "Camera del Re" vi sono 5 camere formate da strutture di
granito o calcare. Portano i nomi di Davison, Wellington, Nelson,
Arbuthnot, Campbell. Una torre che non si trova in nessun altra
piramide.
Le prime 4 camere sono strutture di granito uguali al tetto della
"Camera del Re", la quinta � una struttura di calcare.
Il tetto della camera � costituito da 9 travi di granito, il primo tetto
rialzato ne comprende 8, i successivi 9 ognuno, l'ultimo ha 8 travi; in
tutto 49 travi tutte orientate a nord-sud.
Il tetto a spiovente comprende 24 travi a sbalzo di calcare orientate
come le altre.
L'altezza totale � di 15 metri. La torre � inserita tra due gigantesche
mura di calcare. Il peso totale � di 70 tonnellate.
Le travi perfettamente piatte sulla parte inferiore, risultano, nelle
superfici superiori, grezze e di spessore disuguale.
Presentano tutte profonde scanalature.
Per gli Egittologi tale struttura serve a proteggere il tetto piatto
della "Camera del Re" dal peso eccessivo della piramide; avrebbero la
funzione di camere di scarico.
In realt� sostengono solo il loro peso; per alleggerire la struttura
bastava porre il tetto spiovente direttamente sopra la "Camera del Re".
La serie di tetti realizza la forma del "pilastro Djed", simbolo
importantissimo rinvenuto frequentemente nel rituale e nelle tombe
egizie, dato che rappresentava la resurrezione di Osiride e la colonna
dorsale di Osiride. Il suo significato � quello di stabilire un contatto
tra il defunto e la vita dopo la morte.
Secondo l'egittologia classica, lo Zed � semplicemente un simbolo con il
quale gli Antichi Egizi intendevano rappresentare il dio Osiride.
Perch� i costruttori posizionarono 1.200 tonnellate di travi di granito
sopra il tetto piatto della camera? Forse per la risonanza del granito?
Le travi dovevano risuonare, vibrare e interagire con quelle situate nel
soffitto della "Camera del Re". Infatti la torre � una costruzione
indipendente inserita in una struttura di calcare in modo da poter
vibrare liberamente interagendo con il granito della camera sottostante.
Le 9 travi della "Camera del Re" pesano oltre 300 tonnellate, il
pavimento non poggia sopra una muratura piatta ma su un rivestimento
modulare, in modo da ridurre l'area di contatto al minimo permettendo
alle 21 pietre del pavimento di vibrare liberamente.
Il tetto spiovente facilitava la risonanza delle travi massimizzando la
loro capacit� di vibrare al minimo smorzamento.
Le variazioni nelle loro lunghezze, delle loro altezze e larghezze
convalidano la funzione acustica.
In alcune travi sono presenti profonde scanalature come se si volesse
accordare il granito alterando le sue dimensioni fisiche.
Il granito difatti � altamente risonante e i pezzi pi� grandi una volta
colpiti emettono un suono chiaramente udibile.
Anni fa l'obelisco Hashet, esposto al Cairo, emetteva un suono
prolungato se percosso. Tutti i turisti lo percuotevano; forse dava
fastidio e per questo � stato ancorato al terreno con del cemento. Da
quel momento non produce nessun suono.
La Terra � circondata da risonanze, che influenzano tutto ci� che vive o
esiste su di essa, conosciute come le risonanze di Schumann. Vanno dai
7,83 Hz a 32 Hz. La "Camera del Re" ha una risonanza di 30 Hz.
Poteva darsi che la "Camera del Re" e la torre entrassero in risonanza
grazie alle vibrazioni Schumann esterne della Terra.
La piramide quindi, costruita in pietra, diventava una estensione della
Terra e vibrava con essa.
Con in condotti aperti fuoriuscivano note ben definite e diverse,
propagando il suono prodotto dalla piramide all'esterno. L'effetto
doveva essere impressionante. Lo scopo?
Sono stati condotti esperimenti sonici nella "Camera del Re" stabilendo
che � sensibile alle frequenze molto basse grazie al quarzo contenuto
nel granito.
Intorno a 90 Hz, partendo da 200, 20, ecc., modulando a 1,1 Hz/sec. �
stata prodotta della vera energia.
Le camere sovrastanti funzionerebbero da cassa di risonanza modulando
diverse frequenze, il tutto diviene un grande diapason per riprodurre le
frequenze della Terra e in tal caso i canali diverrebbero le canne di un
organo che riprodurrebbe suoni diversi, data la forma e la lunghezza dei
canali.
Un terremoto avrebbe rotto il meccanismo.
Il sarcofago della "Camera del Re" prodotto una svariata tipologia di
risonanze corrispondenti a quelle ambientali.
Il vento crea una vibrazione armonica compresa fra 16 e 0,50 Hz, di
bassa frequenza non udibile all'orecchio umano, simile ad un accordo "Fa
Diesis" che corrisponde al centro di risonanza della Terra, cosa
testimoniata dagli antichi scritti egizi. Quindi i blocchi sarebbero
accordati sulla frequenza della Terra Fa Diesis.
Gli sciamani americani intagliavano ossa e legno per fabbricare flauti
che producevano la stessa nota: un Fa Diesis.
Un flauto ritrovato da Leopoldo Batres nella Piramide del Sole a
Teotihuacan, andato ovviamente perduto, sembra "producesse una scala
musicale, a 7 note, diversa da quella europea.
Nel nostro sistema "Solare", parola che qualcuno indica derivante dalle
tre note Sol, La, Re, risulta che la superficie del Sole corrisponda a
un "Do Diesis". Nel sistema vi sono due ottave, una dal Sole a Mercurio,
la seconda da Mercurio a Plutone.
Il "Fa Diesis" corrisponde al punto di cambiamento del registro del
soprano se il Do della scala � a 256 Hz, nel sistema solare vi � lo
stesso concetto, cio� il Do musicale a 256 Hz � in "armonia" con
l'ordine del macrocosmo del nostro sistema solare; nella "Tavola
periodica degli Elementi", vi � lo stesso cambio di registro.
Come vi � un cambio di registro nella voce umana e nel sistema Solare,
vi � una corrispondenza diretta fra geometria del sistema Solare e
quella del sistema Musicale.
Tutta la materia, corpo umano compreso, � composta di atomi, che vibrano
secondo determinate lunghezze d'onda. La malattia � una alterazione di
queste frequenze; ne abbiamo dimostrazione anche con le apparecchiature
bio-elettroniche di tutti i tipi.
Recenti studi nel laboratorio Europeo di ricerca sulle particelle sub
nucleari hanno confermato che ogni particella sub nucleare � influenzata
dalle variazioni lunari, terrestri e solari, alterazioni dei campi
magnetici, macchie solari, terremoti, dai campi elettromagnetici, per
cui abbiamo la dimostrazione che tutta la materia vivente � interagente
con qualsiasi altra materia a livello sub atomico.
Se la piramide fosse stato un meccanismo utilizzato per cambiare la
frequenza delle onde cerebrali; una sorta di macchina per il lavaggio
del cervello?
Annotiamo che 7 Hz provocano frequenze volte al trascinamento del
cervello e l'emissione di frequenze Alfa vengono usate nella terapia
della musica per aiutare a diminuire lo stress nei pazienti.
Sia Siemens, sia Cameron Verne, scoprirono un campo di energia intorno
ad essa. A un terzo dalla base, all'incirca nella stessa posizione della
"Camera del Re", gli effetti erano pi� intensi quando un lato era
rivolto al nord magnetico in linea col campo magnetico della Terra. Era
stata scoperta l'energia, il potere della piramide.
Ricordiamo il brevetto per affilare lamette di Drbal, le certificazioni
di effetti terapeutici, la capacit� di mummificare, la moda di
conservare tutto in involucri a forma di piramide.
Il fisico Gohed dichiar� che quanto avviene all'interno del monumento
contraddice tutte le leggi della scienza. Un girasole posto nella
"Camera del Re" gira in senso contrario.
La piramide aveva il potere di rallentare l'inversione dei poli
magnetici peri evitare catastrofi naturali?
L'architetto francese, con la sua teoria, deve fornire risposte a molti
altri quesiti che non ha considerato quando seduto al tavolo formulava
la sua tesi.
|