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Il Segreto Della Sfinge

LA SFINGE

META' UOMO E META' LEONE, LA STATUA CHE STA' DI GUARDIA ALLE PIRAMIDI DI GIZA E' STATA A LUNGO MOTIVO DI MERAVIGLIA.

ORA LA SCIENZA CERCA DI SPAZZAR VIA GLI STEREOTIPI ED I PREGIUDIZI CHE L' ACCOMPAGNANO DA SEMPRE.


La Sfinge

Ogni mattina, da millenni, vede sorgere il sole davanti a s�.

E' la Sfinge di Giza, la pi� imponente statua in pietra mai costruita al mondo. Avvolta da un alone enigmatico, essa � il simbolo dell' Egitto, ma anche del mistero stesso.


Secondo la teoria pi� consolidata, la Sfinge fu costruita attorno al 2500 a.C. dal faraone Chefren. Perci�, quando nel 1991 si � dimostrato, con una serie di prove geologiche, che essa fu costruita almeno 6000 anni prima di Cristo - e quindi 3000 anni prima che avesse inizio la civilt� Egizia - il mondo piuttosto conservatore dell' egittologia fu scosso da un' ondata di incredulit�. Per la verit�, era opinione comune fra gli egittologi del XVIII secolo che la Sfinge fosse pi� antica delle piramidi.

Ma nel novecento si � imposta una teoria diversa, e cio� che fosse stata costruita tra il 2520 e il 2494 a.C., durante il regno di Chefren: opinione accettata unanimamente (e abbastanza passivamente) dagli egittologi. Ci sono voluti 15 anni di sforzi continui da parte di un uomo, solo contro tutti, per cominciare a cambiare il modo di pensare: quest' uomo � lo statunitense John Anthony west, scrittore ed egittologo autodidatta.

La ragione che ha spinto gli egittologi a credere che la Sfinge sia stata costruita da Chefren sta nel fatto che il suo viso assomiglia a quello del faraone, immortalato in una statua che � conservata nel Museo Egizio del Cairo. Usando metodi piuttosto insoliti, West evidenzi� grosse lacune nell' accostamento tra Sfinge e faraone e sulla loro pretesa rassomiglianza. Si avvalse dell' aiuto del tenente Frank Domingo del Dipartimento di Polizia Giudiziaria di New York, che aveva accumulato una grande esperienza ricostruendo per il tribunale visi sfigurati e mutilati. Domingo mise a confronto i due volti e, dopo aver realizzato disegni dettagliati di entrambi, concluse che le due statue raffiguravano individui diversi: "Se in futuro si troveranno prove irrefutabili che la Sfinge rappresenta Chefren, vorr� dire che chi ha ritratto il faraone era un incapace".


La comparazione tra i lineamenti di Chefren e quelli della Sfinge

Molti egittologi non presero nemmeno in considerazione il lavoro di Domingo. James Romano, del Brooklyn Museum di New York, disse che l' arte egizia non era fotografia, ma realt� idealizzata": l' analisi di Domingo, insomma, non aveva alcun valore. West tent� allora un' altra strada: Si prefisse di dimostrare che l 'erosione della Sfinge non era dovuta al vento del deserto ma alla pioggia. L' ultima grande pioggia si era avuta dopo l' ultima era glaciale, cominciata circa 12000 anni fa.
West aveva un solo modo di provare la teoria dell' erosione: chiedere la collaborazione di geologi di consolidata fama accademica.

Dopo una lunga ricerca, trov� finalmente in Robert Schoch, dell' Universit� di Boston, uno studioso di ampie vedute disposto ad ascoltarlo. L' esame compiuto da Schoch conferm� che il corpo della Sfinge e le pareti della grande fossa in cui essa si trova mostravano i segni tipici di erosione da acqua. Non solo: scopr� che il monumento ed il complesso di templi che sorge nelle vicinanze erano scolpiti nella stessa pietra.

Si presentava dunque un' anomalia piuttosto strana:La Sfinge ed i muri che la circondavano erano stati erosi cos� vistosamente da mostrare nella pietra solchi profondi un metro. Ma identici strati di roccia vicini eranoa appena stati alterati. Ci� significava che la Sfinge era stata scolpita in varie fasi: le pietre squadrate e scolpite per prime erano state esposte all'erosione della pioggia, le ultime a quella del vento. Allo scopo di dare maggior peso alla sua teoria, West volle scoprire quando era stata scolpita la pietra attorno alla Sfinge. In questo modo avrebbe scoperto anche quando era stata costruita. Coinvolse nella ricerca Thomas Dobecki, un sismologo di Houston. Analizzando l' erosione dell' acqua sul terreno attorno alla Sfinge, Dobecki pot� calcolare quando fu scolpita la roccia. il criterio era questo: quanto pi� in profondit� aveva agito l' erosione dell' acqua, tanto pi� a lungo la pietra in superficie era stata esposta alla pioggia.

Gli esperimenti di Dobecki e le osservazione di Schoch dimostrarono che il corpo della Sfinge era stato scolpito in fasi distinte, e che la parte anteriore del monumento, profondamente erosa, era pi� antica di crica 3000 anni rispetto alla parte posteriore. La conclusione di Schoch fu che Chefren, avendo trovato la Sfinge non ancora terminata, la complet� e restaur� insieme con i templi intorno, facendo sistemare lastroni di granito sopra il calcare. Tenendo conto dell' antichissima origine della Sfinge, bisogna presumere che si siano succedute diverse operazioni di restauro. In proporzione, la testa � pi� piccola del corpo e questo lascia pensare che Chefren abbia ordinato di rimodellarla nello stile dell' epoca. Ma le ricerche di Dobecki rivelarono un' altro segreto: 5 metri sotto le zampe anteriori della Sfinge si aprivano diversi tunnel inesplorati ed un' ampia sala rettangolare. Secondo Dobecki quella sala era opera dell' uomo.

A questo si aggiunse un tocco di meraviglia quando ci si ricord� di una profezia di Edgar Cayce, il celebre "profeta dormiente" americano. Cayce era andato in trance il 29 ottobre del 1935 ed aveva esplorato con i suoi poteri di sensitivo le epoche precedenti all' antico Egitto. Egli disse che i sopravvissuti di Atlantide erano emigrati in Egitto 10500 anni prima di Cristo ed avevano costruito la Sfinge e la Grande Piramide nel primo secolo del loro arrivo. E non basta: Cayce predisse che, prima della fine del XX secolo, "una sala antica contenente documenti storici sarebbe stata scoperta l� dove la linea dell' ombra e della luce cade tra le zampe della Sfinge". all' interno della sala ci sarebbe stata una biblioteca ricca di testi su Atlantide. Prudentemente, data anche la sua illustre reputazione accademica, Schoch ha concluso che la Sfinge fu costruita non pi� di 8500 anni fa e non ha voluto addentrarsi in argomenti che esulassero dalla sua competenza di geologo. West invece � meno cauto. Secondo lui la Sfinge ha almeno 12000 anni.

Comunque sia la scienza � orientata a fissare la data di costruzione della Sfinge in epoca assai pi� antica di quella comunemente accettata. E finora gli egittologi non sono stati capaci di opporre solidi argomenti. Resta da rispondere al' interrogativo pi� importante: chi ha voluto e costruito la Sfinge? Un numero crescente di ricercatori, compresi alcuni scrittori di successo come Graham Hancock, Robert Bauval e Colin Wilson, crede che il fatto di situare pi� indietro nel tempo la data di costruzione della Sfinge sia gi� la prova che essa dovette essere stata realizzata da una civilt� scomparsa. Addirittura Atlantide.

Nel 1993 West avanz� l' ipotesi che proprio questa fosse la soluzione. Lo si desume dalla risposta rabbiosa avuta da Zahi Awass, direttore generale della Piana di Giza, che cacci� letteralmente West edi suoi collaboratori vietando ogni ulteriore ricerca. Da allora, per� c' � stato uno strano cambio di atteggiamento da parte delle autorit� egiziane. Nell' aprile 1996, per esempio, il miliardario americano Joseph Schor ha avuto il permesso di continuare le ricerche sulla Sfinge. Schor � in stretto raporto con l' Associazione per le Ricerche ed il Progresso Morale, una grossa organizzazione che si propone di diffondere gli insegnamenti del profeta Edgar Cayce. Nello stesso tempo, Schor ed Hawass hanno annunciato che sotto la Sfinge ci sono tunnel segreti e stanze, che presto saranno aperti e mostrati in diretta televisiva in tutto il mondo.

Secondo l'architetto francese Jean Pierre Houdin la Grande Piramide fu costruita dall'interno utilizzando un tunnel inclinato a forma di spirale. Questa galleria interna partiva dalla base innalzata con la maggior parte dei blocchi, trascinati sopra una rampa esterna.
Dopo la costruzione della base venne costruito il tunnel inclinato che prosegu� fino alla cima della piramide, riutilizzando i blocchi adoperati per la rampa iniziale.
Il tunnel al termine della costruzione venne chiuso e di conseguenza nascosto alla vista, ma � ancora al suo posto: dentro la costruzione.
Sotto l'aspetto ingegneristico la "
Camera del Re" ha avuto un ruolo centrale e intorno ad essa ruota tutto il monumento.
Secondo Houdin ci sarebbero stati due progetti, la camera sepolcrale e il rivestimento.
Nella prima fase si costru� la piramide fino alla base della "Camera del Re" posta a quota 43 metri, portando i blocchi con una rampa esterna e progettando due camere temporanee, destinate ad accogliere Cheope in caso di morte prematura: la camera sotterranea, durante i primi dieci anni e la camera della regina, attiva nei sette successivi. Entrambe rimaste inutilizzate.
Nel salire per il raggiungimento dei 146 metri la rampa acquist� una pendenza eccessiva. Per questo venne edificata prima la definitiva "Camera del Re" a 76 metri, portando i blocchi necessari con una carrucola azionata da un sistema di contrappesi; mantenendola aperta su un lato per usarla come base d'appoggio per elevare i blocchi pi� in alto e raggiungere facilmente i 140 metri su tre lati.
Lo stesso "pyramidion" fu costruito con carrucole a contrappesi sostenute da impalcature in mattoni crudi. Edificata in soli trent'anni di lavori.
Vi sarebbero prove a sostegno di tale teoria.
A 90 metri di altezza � stato trovato un vano gi� peraltro visitato nel 1845, dalla data dipinta in nero su un blocco, ma senza capirne la funzione.
I blocchi all'interno della galleria interna necessitano di aree aperte ai quattro angoli per far girare i blocchi di 90 gradi, sopra tronchi di legna. Era uno spiazzo a forma di "L" chiuso dopo il completamento dei lavori. Secondo l'architetto l'ubicazione della camera di scambio si troverebbe proprio nell'intersezione di due tratti della rampa interna dove i blocchi venivano ruotati prima di salire lungo il successivo lato.
Una volta che i blocchi di calcare bianco furono posti in sito, l'ultimo lavoro fu quello di riempire gli spazi aperti adoperati per la rotazione dei blocchi, murare tutto con malta, iniziando dall'alto verso il basso.
Curiosamente Erodoto scrisse che le "parti pi� alte furono finite prima, poi furono completate le parti adiacenti e infine quelle situate negli strati pi� basse, quelle vicine al suolo".
Inoltre alcune pietre che sostengono il soffitto delle camere a forma di "L" sono state tagliate ad arco ed uno dei blocchi forma il soffitto. Particolari che indicano un progetto ben definito; la stanza � stata progettata e costruita, non � opera del caso o dell'asportazione di alcune pietre.
Una seconda prova dell'esistenza di una rampa interna proviene dal risultato del sondaggio microgravimetrico eseguito nel 1980 da un team francese, che ha registrato variazioni di densit� corrispondenti a un tunnel interno a forma di spirale.
Osservando la piramide dall'esterno si possono notare striature pi� chiare sulle pietre che salgono verso la cima con la stessa pendenza che avrebbe la rampa interna.
Tutto questo lo studioso francese lo avrebbe dedotto lavorando per sei anni solo a tavolino grazie al programma informatico elaborato da Dassault Syst�me, in un susseguirsi di calcoli e disegni geometrici, nonch� una ricostruzione in 3D del monumento.
Interessante quanto ha affermato il dottor Zahi Hawass, egittologo Direttore del Supremo Consiglio delle Antichit� in Egitto, nella prefazione al libro dell'architetto francese "I segreti della costruzione della Grande Piramide", mostrandosi convinto della validit� del metodo impiegato e del fondamento dei risultati raggiunti: "� la dimostrazione che oggi si pu� fare ricerca senza intraprendere scavi invasivi verso l'habitat archeologico. Solo infatti negli ultimi due anni Houdin ha verificato la sue teorie sul terreno. Gli egizi avevano formidabili conoscenze di geometria, matematica, geologia e dunque solo un architetto pu� illuminarci sulle tecniche impiegate."
Sembra che la teoria, senza dubbio molto intrigante e possibilista, metta fine, se confermata, al quesito pi� controverso della storia e stabilisca una volta per tutte chi sono state gli artefici di tale meraviglia, nonch�, indirettamente, confermi o meno le capacit� cognitive e costruttive degli antichi egizi.
Per fornire una risposta certa sarebbe sufficiente uno studio all'infrarosso; il calore emesso dalle pareti varierebbe rispetto al punto in cui si troverebbe il tunnel interno. Come del resto basterebbe rimuovere un blocco della camera che si trova a 90 metri per accertarsi dell'esistenza della galleria interna.
Ovvio che per entrambi i casi occorre l'autorizzazione delle autorit� egiziane. Vorranno fornire la risposta finale all'eterno quesito, o temono che anche tale teoria non fornisca tutte le risposte e restino in piedi molte delle speculazioni stilate sul monumento e sul popolo egizio?
Le conclusioni di Houdin stanno gi� sollevando polveroni.
La piramide non sarebbe orientata con la costellazione d'Orione, n� come questa si presentava nel 2550 a.C., che l'architetto francese considera come il reale momento della costruzione, n� come Orione era disposto nel 10.500 a.C., tacciando i ricercatori che lo hanno asserito, quali "ufologi millenaristi privi di credibilit� scientifica".
Di contro, i lati della costruzione sono per� effettivamente orientati secondo i quattro punti cardinali; orientata con una precisione stupefacente: lo scarto � di soli 3' 6".
Di conseguenza, reale � il suo posizionamento al centro esatto della massa terrestre, all'incrocio tra il meridiano e il parallelo principali, a 1/3 della distanza fra Equatore e Polo Nord, rappresenta lo "zero" naturale di Longitudine. Allineata con l'asse di rotazione terrestre. Il meridiano che passa per il vertice taglia la Terra in due parti quasi uguali, manca infatti di soli 5 km il Polo.
Data la sua pendenza e la misura della "Camera del Re" � certa la conoscenza e l'uso del "pi greco" come della sezione aurea.
Le quattro pareti sono leggermente curve e la loro curvatura corrisponde a quella terrestre. Le ombre proiettate dalla piramide marcano con esattezza matematica le date degli equinozi di primavera e autunno, i solstizi d'inverno e d'estate.
Quante cose descritte e dedotte da "ufologi millenaristi privi di credibilit� scientifica" allora sono vere?
Nonostante che la teoria di Houdin possa eliminare per sempre il velo di mistero che circonda il monumento e ci tolga la possibilit� di fantasticare riguardo a popoli antichi con notevoli nozioni tecnologiche, a visitatori di altri mondi, a una civilizzazione, scomparsa fra i flutti dell'oceano in seguito a un disastroso cataclisma, che a suo tempo ebbe la possibilit� di colonizzare il mondo e quindi anche la terra del Nilo.
A questo punto si rende necessario fornire una risposta conclusiva.
La pagina di storia che va in ogni modo riscritta, o corretta, � importante per noi tutti e non solo per il popolo egizio.
Sembra per� che qualcuno gi� da adesso non sia del tutto convinto della bont� dell'ipotesi.
Houdin ha ripreso una precedente considerazione elaborata dallo studioso tedesco Borchardt secondo cui la Grande Galleria era stata usata per trasportare i blocchi utilizzando una struttura di travi di legno.
Anche l'architetto francese � convinto di questo uso per posizionare i blocchi di granito sopra la "Camera del Re" usando un sistema di contrappesi.
Ed ecco la critica: "Se la Grande Galleria veniva usata per trasportare i blocchi, come sono stati trasportati quelli intorno? Il sistema avrebbe permesso il trasporto solo di quelli in asse con la galleria e solo alla sua quota pi� alta? Come sono stati posizionati i blocchi in alto, una volta chiusa la galleria?"
Inoltre: "Se la rampa era interna, a causa dello spazio ristretto doveva essere pi� stretta. Dovendo mantenere il tiro rettilineo non vi sarebbe stato abbastanza spazio per girare. Anche ammettendo che i blocchi di copertura della "Camera del Re" fossero stati trasportati fino alla parte pi� alta tramite un sistema di contrappesi, avrebbero comunque essere trasportati pi� in alto per posizionarli sopra la camera e tra la fine della grande galleria e la "Camera del Re" non c'� abbastanza spazio per una rampa. Impensabile possano essere stati sollevati dal basso."
Le risposte a tali quesiti agli addetti ai lavori, fra i quali si annoverano, oltre a scrittori e agli "ufologi" di Houdin, � bene ricordarlo, archeologi, egittologi, geologi, fisici, astronomi, ingegneri, architetti, matematici, ricercatori. Comunque vi sono altri quesiti a cui tale teoria deve rispondere esaurientemente.
Riguardo ai vuoti, tali anomalie sono state da tempo evidenziate e mai prese sul serio. Vi sono camere sotterranee in tutta la piana di Giza.
Ufficialmente questi sotterranei vengono attribuiti all'epoca dei faraoni, ma l'evidente diversit� nella costruzione, che risulta pi� austera di quella egizia, lascia sconcertati gli archeologi.
Il sismografo ha scoperto un'ampia camera rettangolare, di 12x15 metri, fra le zampe della Sfinge, 5 metri sotto la superficie del basamento.
Nel 1993 venne rilevata a 5 metri di profondit� una camera di 10x12 metri, di forma rettangolare.
Una squadra di ricercatori, fisici e ingegneri franco-giapponesi, guidata da Sakuji Yoshimura, dell'Universit� di Washeda di Tokyo, servendosi di computer modernissimi e utilizzando emissioni di onde radio, individu�, all'esterno della Grande Piramide, sotto la Sfinge, una cavit� immensa e un passaggio sotterraneo che la congiungeva al monumento del faraone.
Furono individuati anche altri vani nei pressi della "Camera della Regina". Una galleria posizionata ad occidente di questa.
Collegamenti con sotterranei sconosciuti furono scoperti nella piramide stessa, in prossimit� delle cosiddette "camere di decompressione" situate sotto la "Tomba del Re".
Notando che le fessure corrono in direzione est-ovest, si ritiene possibile l'esistenza di un'altra cavit� che dovrebbe estendersi ad oriente della tomba.
Dietro al corridoio che porta alla Camera della Regina, sono state rilevate molte cavit� delle quali non si sono potute verificare le reali dimensioni. Vi � solo la sicurezza che in quel punto si trova un vano molto profondo, colmo di sabbia e di oggetti non identificati. Di questa sabbia sono stati prelevati dei campioni attraverso trapanazioni accuratamente mirate. Le analisi hanno dimostrato senza possibilit� di contestazioni, l'alto contenuto di metalli pesanti e che risale ad un epoca precedente a quella delle glaciazioni.
Sabbia di questo tipo non � presente nelle immediate vicinanze della piramide, ma la si � ritrovata a sei chilometri pi� a Sud e nel Sinai.
Alcuni dei vani, scoperti nella zona, sono cos� grandi che non � stato possibile accertarne le misure dal momento che la profondit� del pavimento � rimasta ignota.
Sono i vuoti corrispondenti alla rampa interna, o altro?
Riguardo alla costruzione, alla fine della galleria � presente un'anticamera provvista di un sistema di saracinesche, di cui oggi rimane solo la prima porzione detta "Foglia di Granito", formata da due parti, che rappresenta un'anomalia in quanto non sembra progettata per scendere sul pavimento, rimanendo nella sua posizione ad altezza di torace. Tale struttura contiene nella parte superiore un inspiegabile sigillo; le due lastre di granito potrebbero contenere qualcosa e pare strano che nessuno abbia mai tentato di separarle e aprirle.
Il sarcofago � ricavato in un unico blocco che riporta sulle pareti esterne tracce della sega diamantata servita per il taglio. Non si conosce come sia stato possibile svuotarlo.
L'archeologo Flinders Petrie trov� dei geroglifici incisi sulla diorite larghi 0,16 mm. con tratti paralleli. Un lavoro eseguito con una punta pi� dura del quarzo.
Curiosamente, se intendiamo tracciare un cerchio intorno al triangolo formato dalla piramide, dobbiamo far centro nel punto in cui � ubicata la "Camera del Re".
La camera, alta 5,81 metri (met� della diagonale del pavimento di 11,62 metri), lunga 5,20 e larga 10,46, fornisce le misure esatte dei due triangoli fondamentali del teorema di Pitagora. Contiene quindi il valore della "sezione aurea" considerata il fuoco della vita, la chiave della fisica del cosmo.
I due condotti della "Camera del Re" sboccano all'esterno e puntano sulla stella Al Nitak di Z Orionis e Thuban Draconis; quelli della "Camera della Regina", chiusi da porte con maniglie, guardano verso Sirio e Kochab dell'Orsa Minore.
Coincidenze, o allineamenti progettati?
Nel condotto Sud � stata rinvenuta, a 65 metri, una porta con maniglie, oltre questa una seconda porta.
Nel condotto Nord � stato ritrovato del legno, una pallina e del rame. Questo percorso dopo 19 metri svolta a sinistra per altri 4 metri evitando la galleria principale. Si ferma ad una terza porta, anch'essa provvista di maniglie, uguale a quella del condotto sud.
I condotti sono stati scoperti nel 1872. Perch� gli egizi li hanno chiusi da porte con "maniglie"?
Lo studioso Wyanman Dixon accortosi di una screpolatura nella parete meridionale della camera inser� un filo di ferro all'interno e chiese di aprire un buco adoperando un martello. Ritrov� al loro interno un rampino di rame di 5 centimetri, una pallina di ferro grigio verde (attualmente al British Museum) e un pezzo rotto di un asta di legno.
Ogni sezione dell'asta misura 2,7 metri ed � fissata con un manicotto rotondo.
Nel muro ovest del condotto, nel blocco 9, un piccolo oggetto rettangolare di materiale sconosciuto � provvisto di due fori prodotti da un traforo. La cosa si collega al rampino di rame in quanto questo possiede due ribattini di cui non conosciamo lo scopo. Lo spazio fra i ribattini coincide esattamente con lo spazio fra i fori dell'oggetto rettangolare ancora nel condotto. Sembra fosse originariamente attaccato all'asta di ferro i cui resti sono ancora presenti.
Per l'egittologia ufficiale gli Egizi non conoscevano il ferro.
Nel 1993 la videocamera dell'Upuaut 2, che non super� la brusca curva a ovest, per un'ostruzione sul pavimento, mostr� il tratto dietro la curva.
Quello che giace davanti rimane un mistero. Si vede la fine dell'asta conficcata nel muro e alla sua estremit� una struttura rettangolare non ben definita, data la lontananza e la bassa risoluzione della videocamera che non ha permesso di percepire i dettagli in modo chiaro. Il condotto curva poi verso ovest per evitare di impattare con la Grande Galleria. Per qualcuno compie una svolta a U per sfociare nella "Camera del Re".
In un angolo della "Camera del Re" c'� uno scavo sul pavimento attribuita al califfo Al-Ma'mun (820 d.C.) e un pezzo di granito rimosso durante le operazioni di scavo. Il buco � ora ricoperto da una grata accanto all'angolo nord-ovest, l'esatta posizione per un eventuale collegamento con il condotto settentrionale.
Cosa spinse Al-Ma'mun a scavare in quel punto della "Camera del Re"? Pensava che li ci fosse nascosto qualcosa? Perch� scavare in quei punti e non in altri?
Sopra la "Camera del Re" vi sono 5 camere formate da strutture di granito o calcare. Portano i nomi di Davison, Wellington, Nelson, Arbuthnot, Campbell. Una torre che non si trova in nessun altra piramide.
Le prime 4 camere sono strutture di granito uguali al tetto della "Camera del Re", la quinta � una struttura di calcare.
Il tetto della camera � costituito da 9 travi di granito, il primo tetto rialzato ne comprende 8, i successivi 9 ognuno, l'ultimo ha 8 travi; in tutto 49 travi tutte orientate a nord-sud.
Il tetto a spiovente comprende 24 travi a sbalzo di calcare orientate come le altre.
L'altezza totale � di 15 metri. La torre � inserita tra due gigantesche mura di calcare. Il peso totale � di 70 tonnellate.
Le travi perfettamente piatte sulla parte inferiore, risultano, nelle superfici superiori, grezze e di spessore disuguale.
Presentano tutte profonde scanalature.
Per gli Egittologi tale struttura serve a proteggere il tetto piatto della "Camera del Re" dal peso eccessivo della piramide; avrebbero la funzione di camere di scarico.
In realt� sostengono solo il loro peso; per alleggerire la struttura bastava porre il tetto spiovente direttamente sopra la "Camera del Re".
La serie di tetti realizza la forma del "pilastro Djed", simbolo importantissimo rinvenuto frequentemente nel rituale e nelle tombe egizie, dato che rappresentava la resurrezione di Osiride e la colonna dorsale di Osiride. Il suo significato � quello di stabilire un contatto tra il defunto e la vita dopo la morte.
Secondo l'egittologia classica, lo Zed � semplicemente un simbolo con il quale gli Antichi Egizi intendevano rappresentare il dio Osiride.
Perch� i costruttori posizionarono 1.200 tonnellate di travi di granito sopra il tetto piatto della camera? Forse per la risonanza del granito?
Le travi dovevano risuonare, vibrare e interagire con quelle situate nel soffitto della "Camera del Re". Infatti la torre � una costruzione indipendente inserita in una struttura di calcare in modo da poter vibrare liberamente interagendo con il granito della camera sottostante.
Le 9 travi della "Camera del Re" pesano oltre 300 tonnellate, il pavimento non poggia sopra una muratura piatta ma su un rivestimento modulare, in modo da ridurre l'area di contatto al minimo permettendo alle 21 pietre del pavimento di vibrare liberamente.
Il tetto spiovente facilitava la risonanza delle travi massimizzando la loro capacit� di vibrare al minimo smorzamento.
Le variazioni nelle loro lunghezze, delle loro altezze e larghezze convalidano la funzione acustica.
In alcune travi sono presenti profonde scanalature come se si volesse accordare il granito alterando le sue dimensioni fisiche.
Il granito difatti � altamente risonante e i pezzi pi� grandi una volta colpiti emettono un suono chiaramente udibile.
Anni fa l'obelisco Hashet, esposto al Cairo, emetteva un suono prolungato se percosso. Tutti i turisti lo percuotevano; forse dava fastidio e per questo � stato ancorato al terreno con del cemento. Da quel momento non produce nessun suono.
La Terra � circondata da risonanze, che influenzano tutto ci� che vive o esiste su di essa, conosciute come le risonanze di Schumann. Vanno dai 7,83 Hz a 32 Hz. La "Camera del Re" ha una risonanza di 30 Hz.
Poteva darsi che la "Camera del Re" e la torre entrassero in risonanza grazie alle vibrazioni Schumann esterne della Terra.
La piramide quindi, costruita in pietra, diventava una estensione della Terra e vibrava con essa.
Con in condotti aperti fuoriuscivano note ben definite e diverse, propagando il suono prodotto dalla piramide all'esterno. L'effetto doveva essere impressionante. Lo scopo?
Sono stati condotti esperimenti sonici nella "Camera del Re" stabilendo che � sensibile alle frequenze molto basse grazie al quarzo contenuto nel granito.
Intorno a 90 Hz, partendo da 200, 20, ecc., modulando a 1,1 Hz/sec. � stata prodotta della vera energia.
Le camere sovrastanti funzionerebbero da cassa di risonanza modulando diverse frequenze, il tutto diviene un grande diapason per riprodurre le frequenze della Terra e in tal caso i canali diverrebbero le canne di un organo che riprodurrebbe suoni diversi, data la forma e la lunghezza dei canali.
Un terremoto avrebbe rotto il meccanismo.
Il sarcofago della "Camera del Re" prodotto una svariata tipologia di risonanze corrispondenti a quelle ambientali.
Il vento crea una vibrazione armonica compresa fra 16 e 0,50 Hz, di bassa frequenza non udibile all'orecchio umano, simile ad un accordo "Fa Diesis" che corrisponde al centro di risonanza della Terra, cosa testimoniata dagli antichi scritti egizi. Quindi i blocchi sarebbero accordati sulla frequenza della Terra Fa Diesis.
Gli sciamani americani intagliavano ossa e legno per fabbricare flauti che producevano la stessa nota: un Fa Diesis.
Un flauto ritrovato da Leopoldo Batres nella Piramide del Sole a Teotihuacan, andato ovviamente perduto, sembra "producesse una scala musicale, a 7 note, diversa da quella europea.
Nel nostro sistema "Solare", parola che qualcuno indica derivante dalle tre note Sol, La, Re, risulta che la superficie del Sole corrisponda a un "Do Diesis". Nel sistema vi sono due ottave, una dal Sole a Mercurio, la seconda da Mercurio a Plutone.
Il "Fa Diesis" corrisponde al punto di cambiamento del registro del soprano se il Do della scala � a 256 Hz, nel sistema solare vi � lo stesso concetto, cio� il Do musicale a 256 Hz � in "armonia" con l'ordine del macrocosmo del nostro sistema solare; nella "Tavola periodica degli Elementi", vi � lo stesso cambio di registro.
Come vi � un cambio di registro nella voce umana e nel sistema Solare, vi � una corrispondenza diretta fra geometria del sistema Solare e quella del sistema Musicale.
Tutta la materia, corpo umano compreso, � composta di atomi, che vibrano secondo determinate lunghezze d'onda. La malattia � una alterazione di queste frequenze; ne abbiamo dimostrazione anche con le apparecchiature bio-elettroniche di tutti i tipi.
Recenti studi nel laboratorio Europeo di ricerca sulle particelle sub nucleari hanno confermato che ogni particella sub nucleare � influenzata dalle variazioni lunari, terrestri e solari, alterazioni dei campi magnetici, macchie solari, terremoti, dai campi elettromagnetici, per cui abbiamo la dimostrazione che tutta la materia vivente � interagente con qualsiasi altra materia a livello sub atomico.
Se la piramide fosse stato un meccanismo utilizzato per cambiare la frequenza delle onde cerebrali; una sorta di macchina per il lavaggio del cervello?
Annotiamo che 7 Hz provocano frequenze volte al trascinamento del cervello e l'emissione di frequenze Alfa vengono usate nella terapia della musica per aiutare a diminuire lo stress nei pazienti.
Sia Siemens, sia Cameron Verne, scoprirono un campo di energia intorno ad essa. A un terzo dalla base, all'incirca nella stessa posizione della "Camera del Re", gli effetti erano pi� intensi quando un lato era rivolto al nord magnetico in linea col campo magnetico della Terra. Era stata scoperta l'energia, il potere della piramide.
Ricordiamo il brevetto per affilare lamette di Drbal, le certificazioni di effetti terapeutici, la capacit� di mummificare, la moda di conservare tutto in involucri a forma di piramide.
Il fisico Gohed dichiar� che quanto avviene all'interno del monumento contraddice tutte le leggi della scienza. Un girasole posto nella "Camera del Re" gira in senso contrario.
La piramide aveva il potere di rallentare l'inversione dei poli magnetici peri evitare catastrofi naturali?
L'architetto francese, con la sua teoria, deve fornire risposte a molti altri quesiti che non ha considerato quando seduto al tavolo formulava la sua tesi.


     
   
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